RECUPERO E RIVITALIZZAZIONE PAVIMENTO PELVICO

RECUPERO E RIVITALIZZAZIONE PAVIMENTO PELVICO

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IL PAVIMENTO PELVICO: CONOSCERLO, AMARLO PER TRASFORMARLO

Inizio corso MERCOLEDI’ 13 marzo 2018 dalle ore 20.30 alle ore 22.00

  per un totale di  8 incontri 

Termine iscrizione per il corso:  10 marzo 2018

La mobilità e la vitalità del pavimento pelvico ha in senso olistico una ripercussione positiva sulla salute degli organi. linee guida.

Il recupero e rivitalizzazione del pavimento pelvico è utile in diversi momenti della nostra vita.

  • a chi ha problemi fisici (leggera incontinenza, prolasso uterino, anale, vaginale, mal di schiena,sessualità dolorosa, prima e dopo intervento alla prostata, emorroidi, etc.;
  • prima e dopo la gravidanza e il parto;
  • per chi soffre di iper/ipotono muscolare
  • dopo interventi alla prostata
  • per chi pratica intensa attività sportiva (es.ciclismo, corsa etc.)
  • per problemi di coppia legati alla sessualità

Il lavoro sul pavimento pelvico è soprattutto preventivo, per conservare in forza i muscoli che lo caratterizzano, ed è rivolto a tutte le donne, di tutte le età. Una particolare sensibilizzazione per le donne che hanno partorito, in gestazione, in menopausa e con problemi di incontinenza.

Il lavoro prevede:

  • esplorazione corporea per acquisire una maggior sensibilizzazione all’ascolto del corpo.
  • acquisire consapevolezza del triamgolo pelvico
  • ascolto e percezione della respirazione
  • diaframma toracico e diaframma pelvico
  • presa di coscienza della muscolatura perineale e addominale
  • affronto dei disturbi della colonna vertebrale e della postura
  • esercizi vocali
  • lavoro con palline, palla, bande elastiche
  • uso dei teli per diventare… il pavimento pelvico
  • il lavoro continua a casa…piano di lavoro per il dopo-corso.

Sede del corso: Suzzara – lezioni individuali e di gruppo Ins. Lidia Bianchi

8 incontri in cui verrà affrontata la teoria e l’apprendimento della maggior parte degli esercizi.

Per facilitare il recupero del pavimento pelvico si possono utilizzare sessioni individuali in cui prima degli esercizi l’operatore effettua un trattamento specifico di cranio sacrale.shiatsu.bmc e allena la persona all’ ascolto corporeo tappa importante per la trasformazione.

Il corso è a numero chiuso.

Soggetti ai quali è rivolto il corso:

-a tutte le donne di tutte le età dalle adolescenti,

-alle donne in gravidanza,

-alle donne che hanno già partorito,

-alle donne che si avvicinano alla menopausa e a coloro che lo sono già da qualche anno;

-agli uomini che praticano intensa e usurante attività sportiva o dopo un intervento alla prostata.

 

Obiettivi del corso:

-conoscenza anatomica del bacino e del pavimento pelvico per facilitare il processo di presa di coscienza della regione perineale e dell’attività muscolare del pavimento pelvic,

-esercizi per imparare a contrarre volontariamente i muscoli cercando di eliminare le sinergie agoniste (adduttori, glutei) ed antagoniste (addominali, diaframma).

-Si forniranno gli strumenti per valutare il proprio stato di salute perineale e gli esercizi per rafforzare e controllare questa muscolatura che potranno essere utilizzati a casa e in ogni periodo della propria vita

-creare tonificazione e rilassamento del pavimento pelvico

Sono esercizi che secondo le esigenze vengono utilizzati per la tonificazione o il rilassamento del pavimento pelvico. Un pavimento pelvico rinforzato è fondamentale per prevenire prolassi dell’utero, vescica e retto, incontinenza urinaria da sforzo e d’urgenza. La ginnastica del pavimento pelvico ha ripercussioni positive anche sulla spina dorsale e la postura.

Questo corso offre un apprendimento di circa 30 esercizi in varie posizioni corporee: sdraiate, sedute in piedi per consentire e sfruttare anche la forza di gravità, esercizi che possono essere adatti alla donna prima e dopo il parto, in menopausa, uomini che praticano attività intensa di ciclismo, alle coppie che vogliono vivere consapevolmente la loro sessualità, prima e dopo un’ intervento alla prostata e a persone di terza età;

verrà insegnato l’uso della voce:   vocalizzazioni e vibrazioni possono tonificare, rilassare il pavimento pelvico.

Incontrarsi in gruppo permette di creare dei momenti di condivisione, raccontare il proprio vissuto perineale, inoltre permette di sentirsi meno soli e di capire che di incontinenza o di disturbi del perineo si può parlare e che si può migliorare la qualità della vita sotto tutti i punti di vista.

Nell’insegnamento teoria, esperienza pratica e riflessione si alternano sempre.

 

IL PAVIMENTO PELVICO

Possiamo immaginare il bacino come un grande contenitore; è da esso che nasce la vita. E’ nel bacino che è contenuto l’osso sacro e le vertebre sacrali e importanti tratti nervosi.

Il lavoro sul pavimento pelvico è soprattutto preventivo, per conservare in

forza i muscoli che lo caratterizzano, ed è rivolto a tutte le donne, di tutte le età. Una particolare sensibilizzazione per le donne che hanno partorito, in gestazione, in menopausa e con problemi di incontinenza.

 

Il pavimento pelvico è una struttura spesso misconosciuta, ma fondamentale per il corretto svolgimento di molte funzioni della vita femminile, come una soddisfacente vita sessuale, un corretto svolgimento di gravidanza e parto, per non parlare delle quotidiane funzioni della minzione e della defecazione.

L’obiettivo di questo corso teorico-pratico è quello di diffondere la conoscenza delle strutture pelvi-perineali in ogni età della vita femminile, e mascnhile fornendo ai partecipanti informazioni ed esercizi utili al corretto funzionamento ed allenamento di questa struttura anatomica, importantissima per la vita di ognuno.

Il pavimento pelvico è un insieme di fasci muscolari che chiude in basso la cavità addominale e insieme all’apparato di sospensione, ovvero i legamenti che ancorano gli organi al bacino, sostiene i visceri che si trovano all’interno del bacino, utero, vescica e retto.I muscoli e i legamenti garantiscono agli organi di mantenersi nella loro sede pur conservando una loro mobilità, inoltre garantiscono la continenza nei processi di minzione e defecazione. Questi muscoli durante la gravidanza dovranno sostenere il bambino, e durante il parto questa muscolatura dovrà distendersi e aprirsi affinchè il bambino possa nascere.

Il pavimento pelvico risulta quindi legato ad importanti funzioni del nostro corpo come la sessualità, la riproduzione, l’evacuazione, la minzione e la respirazione. Questo distretto corporeo è un’area ad alta tensione emotiva, dove possono sintetizzarsi problemi e disagi psicologici oltre che sessuali, leggendovi e rilevandovi i cambiamenti che avvengono nelle varie fasi della propria esistenza.

Mantenere un perineo tonico vuol dire evitare episodi di perdita di urine, feci o gas ad esempio quando si tossisce, si starnutisce o si sollevano dei pesi, oppure evitare di avere la cosiddetta sindrome della chiave nella porta cioè l’urgenza di andare in bagno appena si arriva a casa anche se la vescica è stata svuotata da poco tempo. Inoltre permette di non perdere liquidi o aria dalla vagina, e favorisce una buona sensibilità vaginale e orgasmica.

Nella vita di una donna ci sono dei fattori che incrementano il rischio di indebolire questa muscolatura della quale si parla poco e che quindi è troppo spesso sconosciuta e mai volontariamente utilizzata.

Questi fattori di rischio sono la gravidanza, il parto ed infine la menopausa che con la carenza fisiologica di estrogeni può far perder trofismo ed elasticità ai muscoli e ai legamenti. A questo va aggiunto anche uno stile di vita sbagliato. Quindi se questi muscoli non mantengono la loro tonicità le donne andranno incontro più facilmente a incontinenza urinaria, problemi sessuali e incontinenza fecale.

A volte i segnali di un pavimento pelvico indebolito ci sono già prima della gravidanza, del parto e della menopausa ma non conoscendo questa parte del proprio corpo le donne tendono ad ignorarli perché magari sono solo piccoli problemi, scarsamente evidenti che però tendono a ingigantirsi dopo il parto e la menopausa. Si pensa che questi siano disturbi normali, inevitabili che facciano parte della vita di una donna e quindi molto spesso non se ne parla neanche con gli operatori della salute anche per vergogna e imbarazzo.

Un perineo debole può portare anche alla discesa degli organi pelvici ovvero il prolasso dell’utero, della vagina, della vescica o del retto.

Circa il 20% delle donne con un età compresa tra i 25 e i 65 anni hanno esperienza di incontinenza urinaria . Questa percentuale cresce soprattutto nel periodo perimenopausale.

Le donne pensano a questa muscolatura come a qualcosa di incontrollabile, ingestibile, invece gli esercizi oltre a permettere di conoscerla insegnano anche ad usarla volontariamente e a gestirla durante l’attività sessuale, ma anche durante bruschi aumenti della pressione intraaddominale come durante episodi di tosse, starnuti o quando si sollevano dei pesi.

È importante prendere consapevolezza di questa muscolatura per imparare a riconoscere i sintomi e i segni di un pavimento pelvico indebolito, e per allenarla; in questo modo viene stimolato il cervello a ricordarsi che esiste il perineo e già in assenza di disturbi si puo’ imparare una serie di esercizi che potranno essere utili durante la gravidanza o dopo il parto e durane la menopausa.

Questa strategia rappresenta una prevenzione a comuni problemi dell’apparato uro-ginecologico e permette alle donne di prendersi cura di sé stesse in prima persona. Inoltre esercitare questa muscolatura permette alle donne con sintomatologie intermedie di curare i propri disturbi e quindi migliorare la loro vita anche in termini di autostima e relazioni interpersonali.

Quindi esercitare la muscolatura è sia un metodo di prevenzione che di trattamento di alcuni disturbi uro-ginecologici, spesso da associare anche agli interventi più invasivi perché comunque anche la chirurgia lavora meglio su un pavimento tonico e vitale.

Diffondere la conoscenza e la cura delle strutture pelvi-perineale in ogni età della vita femminile permetterà di ridurre l’incidenza di patologie iniziali e del prolasso genitale, di ricorrere alla terapia chirurgica invasiva, di migliorar l’autostima della donna, la qualità di vita e la sessualità, infine permetterà una riduzione della spesa sanitaria.